Senza Laura e i ragazzi, Nina che, per i nuovi dentini urlava di notte “Papi”, il lavoro fuori e dentro casa, gli amici scontenti, gli suoceri che arrivano sempre in anticipo e mangiano presto, anzi prestissimo come gli uccelli, prendersi cura dei pesci e dei gatti, il prato all’italiana da tagliare almeno una volta alla settimana e il giro mattutino in bici attorno al lago anche d’inverno. Senza questo e tanti altri fastidi quotidiani che ora non mi vengono in mente, sicuramente sarebbe stato tutto più facile, semplice. Ma, ad essere sinceri, senza di loro non avrei mai potuto finire tutti gli esami ( Analisi di politiche pubbliche, Scienza delle finanze, Sociologia del lavoro, Diritto commerciale, Sociologia della devianza, Linguistica inglese e Storia del pensiero politico contemporaneo) e, soprattutto, essere puntale come una vacca svizzera. Ora non ci resta che la tesina. Laura, i ragazzi e tutto il resto permettendo. Naturalmente.