Certe convinzioni un po’ superbe di gioventù si pagano, anche a caro prezzo. Un tempo ero convinto: uno studente serio deve superare l’esame al primo appello, per rispetto dei professori e soprattutto per sé stesso. Oggi ho cambiato leggermente idea: uno studente serio deve superare l’esame al massimo al secondo appello. A dire il vero, pensavo peggio, ma non è stato per niente simpatico essere bocciato, specialmente se per la prima volta. Potrei dire “Pazienza”, ma sarei bugiardo, non tanto per la fiducia e l’autostima perdute, qualche strategia autogiustificatoria si trova sempre, ma per il fatto che le stroncature al primo appello di Statistica e Politica economica mi hanno fatto perdere un po’ d’autorità sui figli. Ho cercato in tutti i modi di spiegare loro le particolarità delle materie e che il secondo anno è quello più antipatico, niente, non hanno voluto saperne. Crudeli. Pazienza. Mica tanto!
Comunque, dispiacere e crudeltà a parte, l’anno 2008/2009 è stata la volta di: Diritto costituzionale comparato, Statistica, Storia dello stato moderno, Politica economica e Storia del pensiero politico.
Ah, prima di dimenticarmi, il primo che mi viene a dire che il Greco e il Latino sono lingue morte, come minimo gli faccio recitare a memoria l’Ave Maria in latino, naturalmente.