Questo libro nasce dalle conversazioni
intercorse sul filo del telefono fra l'autore, che vive in
Italia, e sua madre, che abita a Nablus, nei Territori Autonomi,
come oggi viene definita la Palestina in attesa di riavere
il suo nome e il suo status (capitale compresa). Vista la
situazione, era inevitabile che le conversazioni non fossero
soltanto private. Pronto, ci sei ancora? riporta la voce,
le emozioni e le passioni di chi vive in prima persona quegli
eventi sui quali quotidianamente si esercitano i mass media.
Come spesso accade, dalle parole nascono le immagini, e questo
libro non fa eccezione: dalle conversazioni con Nablus hanno
preso forma personaggi e frammenti di racconto. Ho provato
a dare una definizione di questa mia breve opera, ma confesso
di non esserci riuscito. D'altra parte non mi sembra nemmeno
così importante.